1
Cosa metti tu al primo posto?
Che ne sai di me?
2
Bisogna essere in due.
In due per fare una cosa. Che sia bella,
che sia brutta, fare qualcosa.
Ci siamo solo immaginati.
Ora, che ora è? Dove sei? Che fai? E io?
Non ti scoccia non avermi? Non sapere? Quindi, che si fa? Che ne facciamo?
3
Il numero perfetto.
Ma anche no.
Se io sono l’altra, non c’è nulla di
perfetto.
4
I quattro
angoli, il gioco.
Ci hai mai giocato?
Tu, che giochi come un gatto con me, me
che sarei la matta del gruppo, sai a che gioco stai giocando?
5
Le regole. Le buone regole sono sempre
cinque.
Tornare al numero 1.
6
Sei chi sei e sei come sei.
Sono quello che sono.
Potevo essere diversa?
Ti ho chiesto una volta, se mai, mai
nella vita, essere chi sono e come sono, mi avrebbe permesso di essere diversa
e fare diversamente.
Te ne è fregato mai un cazzo?
7
Le meraviglie del mondo e i peccati
capitali.
La felicità e la disperazione.
Tu, della seconda, hai fatto il pieno.
Che ne è di noi, su questo baratro,
scemo che sei?
8
L’infinito.
Quando tutto sembra finito, è proprio là
che tutto comincia.
9
Nove sono i sette nani più due:
Biancaneve e la matrigna.
Stessa roba del numero 3.
10
Ten! Ho fatto l’amplein! L’amplein di
delusioni, di misure del dolore sulla scala da uno a dieci. Mi resta solo la
rabbia.
Da uno a dieci, sono arrabbiata dieci.
Lasciami perdere, non c’è spazio per la
mia storia in questa storia.
11
Non si divide con niente.
Certi numeri sono più saggi di noi.
Voglio essere un undici. Non mi divido,
spariglio e sparisco.
12
La dozzina di uova, la dozzinalità di
certe cazzate.
Di’ qualcosa che sia una cosa o lascia
così.
13
Numero che adoro. Naturalmente, chiaro,
ovvio.
E tu?
14
Non mi viene in mente nulla.
Quattordicimilafantastiliardi di
molecole del mio corpo ti imprecano contro.
Le altre ti vogliono.
Passiamo a quello dopo.
15
Quindici giorni di te, di te e di me, di
noi.
Quindicimila leghe tra me e te.
Nemmeno un bacio, neppure un caffè.
E no, non abbiamo paura, no no.
16
Sedici i tuoi messaggi a vuoto fino a stamattina.
Sedicimila le mie imprecazioni.
17
Una iattura, secondo alcuni.
E, difatti, tu hai annunciato lo stop.
Poco convincente.
18
La maturità. L’età della responsabilità.
Di che ci facciamo carico, a sto punto,
esattamente?
19
Un diciannove è un diciannove e basta.
Hai ragione: andiamo oltre.
20
Per te, sempre un numero.
E quindi?
Io sono qua.
21
Tocca a me.
Tocca a me, ok, va bene, sono qui, ti
leggo, ti sento, ogni minuto, ogni istante… ma cosa, esattamente cosa, cazzo,
tocca a me?
22
Via con 1.
Appunto.
Torna alla casella di partenza.
23
Ciao amore, i numeri te li ho scritti.
Te li ho scritti con rabbia, tanta
rabbia, tutta la rabbia che ho.
Cosa vuoi da me, amore?
24
Almeno.
Doppio della dozzina.
Almeno un caffè.
Almeno potessimo. Potessimo viverci.
Potessimo dirci. Potessimo farci.
Ma nemmeno.
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